Reblogged from Rivista Micron
Secondo un recente sondaggio di Pew Research, il noto centro di ricerca USA, condotto fra maggio e giugno 2016, gli elettori repubblicani e democratici la pensano in modo profondamente differente sull’esistenza del cambiamento climatico e sulle sue conseguenze, così come è differente il grado di fiducia nei confronti degli scienziati. Gli elettori repubblicani – che, non dimentichiamo, rappresentano al momento circa il 40% degli adulti statunitensi – in media sono infatti non solo meno consapevoli della gravità della situazione climatica odierna, ma ritengono che gli scienziati non ci stiano dicendo proprio tutta la verità. Quello che emerge dall’analisi di Pew è una differenza di sguardo fra le due fazioni politiche – più negativo fra i repubblicani e più ottimista fra i democratici – circa la nostra possibilità di fare qualcosa per invertire la rotta. La maggioranza dei repubblicani conservatori, infatti, crede che ciascuna delle sei azioni per affrontare il cambiamento climatico potrà fare ben poca differenza e, di conseguenza, la consapevolezza della responsabilità individuale nei confronti dell’ambiente rimane molto bassa fra gli elettori repubblicani, in particolare fra i più conservatori. Un dato su tutti: solo il 15% dei repubblicani conservatori ritiene che il riscaldamento globale sia dovuto essenzialmente all’attività umana, contro il 30% dei repubblicani moderati, il 63% dei democratici più conservatori, mentre fra i liberal democratici, 8 su 10 concorda sulla responsabilità umana di questo fenomeno.