Quel miliardo di euro per l’edilizia scolastica

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Un totale che supera il miliardo di euro per il risanamento dell’edilizia scolastica: questo il piano annunciato il 24 febbraio scorso da Matteo Renzi durante il suo discorso di fiducia alle Camere, progetto che pare stia prendendo finalmente forma, per lo meno sulla carta.
Come si legge sul sito del MIUR, le azioni previste dovrebbero essere oltre 20 mila, per un totale di quasi 18 mila scuole coinvolte in interventi di piccola manutenzione e abbellimento all’interno del progetto#scuolebelle e quasi 2500 istituti che dovrebbero subire interventi di messa in sicurezza, il progetto#scuolesicure, che dovrebbe rispondere all’esigenza dimostratasi anche negli ultimi anni tristemente attuale, e oggetto peraltro dell’inchiesta #scuolesicure apparsa su Wired alla fine del 2012. Infine, 404 strutture che dovrebbero secondo le aspettative beneficiare del progetto #scuolenuove, che come dice il nome stesso significa l’avvio di nuovi cantieri.

MA DA DOVE VENGONO TUTTI QUESTI FINANZIAMENTI?

 Come spiega il MIUR, ognuno di questi tre progetti, #scuolebelle, #scuolesicure e #scuolenuove, è la conseguenza di precise manovre economiche. Per quanto riguarda #scuolenuove si tratta di 244 milioni di euro originati dallo sblocco del Patto di Stabilità con i comuni per il 2014 e il 2015 e che andranno a finanziare gli oltre 400 progetti segnalati dai vari sindaci italiani entro il 3 marzo scorso. #scuolesicure e #scuolebelle invece pare beneficeranno della ridistribuzione dei Fondi di Sviluppo e Coesione, approvata da una delibera del Cipe lo scorso 30 giugno. In particolare per quanto riguarda #scuolesicure si tratterà di 400 milioni di euro, che però verranno sbloccati ufficialmente una volta terminato l’iter di registrazione delle delibere e i comuni e le province avranno tempo fino al 30 ottobre prossimo per dare gli appalti dei primi 1635 progetti.

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Ricerca finalizzata e giovani ricercatori: ecco i risultati

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Lo scorso 23 gennaio la Commissione Nazionale Ricerca Sanitaria (CNRS) presieduta dal Ministro della Salute ha approvato la graduatoria finale dei progetti risultati vincitori dei 134 milioni di euro di finanziamenti promossi dal bando “Ricerca Finalizzata e Giovani Ricercatori 2011-2012”. Il bando, che copriva tutti i settori medici, in particolare nel settore delle neuroscienze, dell’oncologia, della genetica, della genomica e dell’health care, prevedeva una suddivisione dei finanziamenti in cinque categorie: italiani all’estero, giovani ricercatori, progetti ordinari e progetti di rete e al termine del bando nel marzo 2013, si contavano 3.353 progetti partecipanti, di cui 377, circa il 10%, sono poi stati finanziati.
Più nel dettaglio, vediamo che oltre la metà dei progetti premiati, ben 201, riguardano l’ambito dei Giovani Ricercatori, mentre 137, il 36%, andranno a finanziare Progetti Ordinari. Molti meno invece i fondi per gli Italiani all’Estero, per i progetti Cofinanziati e di Rete, rispettivamente vincitori di 30, 5 e 4 finanziamenti. Queste cifre non significano però una scarsa attenzione per queste tre ultime tipologie di progetto rispetto alle prime due. La commissione ha infatti finanziato il 36% dei Progetti Cofinanziati che erano stati presentati, il 20% dei Progetti di Rete, il 16% di quelli per Giovani Ricercatori, il 12% di quelli in cui sono coinvolti Ricercatori Italiani all’Estero e l’8% degli Ordinari tra quelli che erano stati sottoposti.

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