Pandemia e procreazione assistita: 20% di nati in meno nel 2020 

Le restrizioni pandemiche del 2020 hanno impattato pesantemente anche sulla procreazione medicalmente assistita, traducendosi nel 20% di bambini nati in meno rispetto al 2019. A causa della pandemia sono diminuiti infatti sia i cicli da scongelamento di embrioni FER e FO (19.314 cicli contro i 23.157 del 2019), che quelli a fresco senza donazione di gameti (38.728 cicli, contro i 50.324 del 2019). Il risultato è che le coppie che hanno avuto accesso a un trattamento sono state 65.705, rispetto alle 78.618 del 2019. Di queste, 57.656 hanno utilizzato gameti della coppia (fecondazione omologa), mentre 8.049 gameti donati da terze persone (fecondazione eterologa). Anche le PMA con donazione di gameti – che contribuisce per l’11% agli interventi totali – ha registrato un decremento nel 2020, seppur più contenuto: il 4,2% dei cicli e il 6,2% dei nati vivi in meno rispetto all’anno precedente. Questo anche perché la quasi totalità degli ovociti donati che vengono usati in Italia proviene da banche estere.

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