Il 3 novembre la rivista Nature ha pubblicato in Open Accessun lavoro a firma di due ricercatori dell’Istituto di Bioscience dell’Université de Bourgogne e di uno dell’Université Montpellier, che esamina le ragioni delle variazioni dei tassi di letalità per Covid-19 nei diversi Paesi nella prima fase della pandemia. Non si tratta di fare la classifica dei Paesi, ma di capire se tale eterogeneità derivi da fattori prevedibili, su cui possiamo agire.
Il risultato di questa complessa analisi di dati è molto interessante, e stupefacente per certi tratti, sebbene la risposta di fondo dell’articolo sia una non-risposta, nel senso che vengono individuate delle correlazioni ma non ancora delle certezze.