I giorni scorsi Istat e Banca d’Italia hanno pubblicato una serie di dati sulla ricchezza delle famiglie italiane, dai quali emergono alcuni aspetti interessanti. Anzitutto che la metà della ricchezza delle famiglie italiane è ancora rappresentata dalla casa. Le cosiddette “attività non finanziarie” cioè abitazioni, immobili non residenziali, apparecchiature, terreni, impianti, rappresentano i due terzi della ricchezza netta delle famiglie(6.200 miliardi di euro, di cui 5.246 miliardi di euro dalle abitazioni). Le attività finanziarie, cioè biglietti, depositi, titoli, prestiti, azioni, derivati, quote di fondi comuni, riserve assicurative e altri conti attivi, impattano sulle famiglie per 4.300 miliardi di euro.
Nell’ordine, il 48% della ricchezza del totale delle famiglie è oggi rappresentato dalla casa, il 12% dai depositi, il 9% dalle rendite delle azioni possedute, un altro 9% dalle riserve assicurative, il 6% da immobili residenziali, mentre tutte le altre voci incidono per meno del 5%. I terreni coltivati per esempio rappresentano mediamente il 3% della ricchezza delle famiglie italiane.