Negli ultimi 10 anni, dal 2007 al 2016, sono state intraprese oltre 53 mila azioni penali per reati connessi alla gestione dei rifiuti in Italia, a cui si aggiungono altri 25 mila procedimenti che sono stati archiviati. Sono invece 12 mila le azioni penali per reati connessi all’inquinamento delle acque reflue, più altri 5 mila procedimenti archiviati. A questi si aggiungono 745 procedimenti penali avviati per trasporto non autorizzato di rifiuti e altrettanti per traffico non autorizzato di rifiuti. Facendo i conti precisi significa un totale di 67.332 azioni penali intraprese e 31.761 procedimenti archiviati dall’entrata in vigore del Testo Unico Ambientale (TUA) nel 2006.
Sono i numeri allarmanti sugli illeciti ambientali contenuti all’interno del rapporto di Istat “I reati contro ambiente e paesaggio: i dati delle procure” pubblicato il 10 luglio scorso.
Solo nel 2016 si sono contate 5943 azioni penali intraprese (di cui 998 riguardanti le acque reflue e 4794 la gestione dei rifiuti) e più 4229 procedimenti archiviati (648 riguardo alle acque reflue e 3398 per gestione rifiuti). Un totale di oltre 10 mila violazioni del Testo Unico Ambientale solo nel 2016, un numero che è raddoppiato rispetto al 2007, quando se ne contavano 4774.