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La campagna della primavera del 2017 di Cittadini per l’aria aveva coinvolto circa 200 milanesi che si erano prestati a collocare fuori da case e scuole i misuratori di biossido di azoto (NO2), con risultati piuttosto preoccupanti: il 96% dei campionatori aveva infatti misurato concentrazioni di NO2 superiori al limite di 40 µg/m3prescritto dalla legge su base annua.
Per questo Cittadini per l’Aria non demorde e lancia una seconda campagna, che coinvolgerà questa volta non solo Milano, ma anche Roma, Brescia e Bologna. “Le campagne quest’anno saranno due” spiega Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria. “A Milano questa nuova fase della campagna prevede un focus sull’esposizione dei bambini, proponendo ai partecipanti di “adottare” una scuola o un parco fuori dei quali posizionare i campionatori. A Roma e Brescia proporremo invece la prima fase della campagna, cioè quello che abbiamo fatto a Milano qualche mese fa, e cioè di posizionare i campionatori fuori dalle proprie case, scuole e luoghi di lavoro per un mese”. A Roma l’iniziativa verrà organizzata insieme a Salvaciclisti Roma, a Brescia insieme a Basta Veleni, mentre a Bologna Aria Pesa gestirà in proprio l’intero progetto.
L’Italia è il paese Europeo con il record di morti premature attribuite al biossido di azoto: 17.290 in un anno. Come sottolinea l’EEA (Agenzia Europea per l’Ambiente), il settore dei trasporti incide per il 46% sul totale delle emissioni di NOx a livello europeo, e il 54% delle auto che vengono vendute in Europa sono diesel. Se le emissioni provenienti dai veicoli a benzina in UE a partire dal 2000 sono calate in modo significativo, non è stato lo stesso per le automobili diesel. Va detto inoltre che – sottolinea ancora EEA – le emissioni da veicoli diesel vengon fortemente sottositmate dai test ancora in uso per il colaudo dei motori rispetto al ciclo di guida su strada.