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La comunicazione oggi, specie per i più giovani, è fatta essenzialmente di immagini.Faccine, vignette per raccontare episodi divertenti agli amici, ma anche episodi spiacevoli, che possono sfociare nel cyberbullismo. Secondo l’ultimo rapporto Istat, il 5,9% (il 7% delle ragazze) ha denunciato di avere subìto ripetutamente azioni vessatorie tramite sms, e-mail, chat o tramite social network. Filippo Giove, ingegnere informatico di 27 anni di Seveso, e Sonia Pivetto, avvocato di 26 anni di Desio, si sono chiesti come affrontare proprio questo problema fra i giovanissimi utilizzando le loro stesse armi: le app. È così che è nata l’idea di What 2 Share, un’app che trasforma la tastiera del nostro smartphone in una tavolozza da cui possiamo attingere per creare emoticon, immagini, gif e suoni personalizzati per comunicare meglio i nostri stati d’animo su facebook, whatsapp, twitter o instagram.