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L’Italia è il paese con il più alto capitale privato fra i paesi ricchi, ma più di un terzo del risparmio privato è stato assorbito negli ultimi decenni dal deficit pubblico.
Dalla metà degli anni Ottanta il nostro paese ha visto una crescita notevole della percentuale di patrimonio nazionale in mano ai privati, molto di più rispetto agli altri paesi ricchi. Il 15% del reddito nazionale è dovuto al risparmio privato, ma allo stesso tempo il risparmio nazionale complessivo non ha toccato il 10%. Ciò sta a significare che un terzo di questo risparmio privato se lo sarebbe mangiato il deficit pubblico. Una situazione non isolata fra i paesi ricchi, ma che in Italia assume proporzioni maggiori.
A mettere in luce questa situazione così peculiare del nostro paese è nientemeno che Thomas Piketty nel suo famoso “Capitale”. Un’opera che per quanto discussa, ha il pregio di raccogliere e presentare un’enorme mole di dati economici, che Wired prova per la prima volta a raccontare.