Il 13 aprile 2022 l’ISS ha pubblicato le stime dei contagi, dei ricoveri e dei decessi “evitati” grazie alle vaccinazioni. Ma che cosa significa esattamente? Non è infatti possibile, se non con una sfera di cristallo, sapere quante persone si sono risparmiate COVID-19 fino ad adesso grazie al vaccino. Potrebbero essere state le mascherine, il distanziamento, l’essere circondati da persone immunizzate, o semplicemente le circostanze della vita.
Ciononostante, non significa che non possiamo tracciare uno scenario (come facciamo in diversi ambiti, ad esempio il cambiamento climatico), creando un indicatore che stimi quanti eventi si sono verificati su quelli che verosimilmente sarebbero stati attesi in una popolazione per lo più non vaccinata. In altre parole si può ragionare in termini di comunità e non di rischio del singolo.
L’ISS ha costruito una formula matematica* che ha tenuto conto di tre parametri (cioè numeri che variano): il numero di eventi osservato effettivamente (contagi, ricoveri o decessi), l’efficacia vaccinale stimata sulla base degli studi clinici ed epidemiologici, e la copertura vaccinale in quel momento. La formula è stata usata per stimare gli eventi “evitati” per fascia di età (<60, 60-69, 70-79, 80+), per Regione/PA di diagnosi e per stato vaccinale (vaccinato incompleto, vaccinato completo entro 120 giorni, vaccinato completo da oltre 120 giorni e vaccinato completo con dose aggiuntiva/booster). È evidente che questo approccio permette di stimare soltanto gli eventi evitati direttamente dalla vaccinazione, e non il ruolo che hanno avuto altri aspetti che nella vita è impossibile scorporare, quali la ridotta circolazione virale nella popolazione complessiva in contesti di elevata copertura. Insomma non sappiamo se alla fine a proteggerti è stato il tuo vaccino o il fatto che gli altri intorno a te erano vaccinati o comunque immuni dopo la malattia.