La depressione rende le persone più vulnerabili, e nuove evidenze mostrano che grossa parte di loro possono essere più propense a credere alla disinformazione. Un pregiudizio generale verso la negatività, o la tendenza a concentrarsi su informazioni negative piuttosto che positive, può esacerbare la diffusione della disinformazione. Questa è l’ipotesi da cui è partita un’ampia ricerca della Harvard Medical School presso il Massachusetts General Hospital pubblicata su JAMA. La risposta pare affermativa: non sarà così per tutti – la scienza è statistica – ma si osserva una correlazione fra presenza di sintomi depressivi e propensione a credere ad almeno una delle quattro affermazioni false sui vaccini anti COVID19 proposte dagli scienziati. Queste persone avevano la metà di probabilità di risultare vaccinate.