A oggi quasi tutte (non tutte) le regioni hanno aperto le prenotazioni per vaccinare le persone 60-69 anni senza fragilità, e alcune di esse – per esempio il Veneto – il 29 aprile inizierà le somministrazioni vere e proprie della prima dose.
Una scelta diversa da quanto raccomandato dalla Struttura Commissariale Nazionale. Il Comunicato n. 27 della Struttura Commissariale del 21 aprile era stato chiaro: si raccomandava alle Regioni e alle Province autonome di attenersi puntualmente al dettato dell’ordinanza n. 6, del 9 aprile, fino ad assicurare la copertura delle categorie in essa indicate, senza estendere – fino a nuove disposizioni – le prenotazioni a soggetti di età inferiore a 60 anni. Insomma:priorità alle persone fragili e alle classi di età più esposte al Covid19.
Dai dati in possesso della Struttura Commissariale era emerso che le categorie poste in priorità dall’ordinanza n. 6 del 9 aprile (persone fragili ed appartenenti alle classi di età più esposte e vulnerabili qualora infettate dal virus SARS-CoV-2) non risultavano ancora coperte da vaccino in proporzione tale da garantire, ad oggi, la loro messa in sicurezza.