Come si misurano gli effetti del Covid-19 sulla salute di mamme e bambini

In molti (non scienziati, ma giornalisti o “pensatori”) cominciano a snobbare la parola “resilienza”, come sempre accade quando un concetto arriva talmente sulla bocca di tutti da essere quasi di moda. Ma ciò non toglie che il concetto di resilienza sia fondamentale in politica e in sanità pubblica. È un modo di considerare i problemi, di settare gli obiettivi di nuove politiche di modo che i sistemi siano sufficientemente elastici perché nessuno rimanga troppo indietro. È uno sguardo e, più se ne parla, più rientra piano piano nelle visioni del mondo di tutti, meglio è. Per esempio, quando ragioniamo di salute materno-infantile e di Covid-19.

La rivista scientifica The Lancet ha pubblicato in questi giorni un lungo articolo che chiede un’analisi delle conseguenze a breve, medio e lungo termine di questa pandemia sulla salute di mamme e bambini, esaminando cosa è accaduto dopo i precedenti shock socioeconomici.

Cosa è accaduto dopo la crisi del 2008

La crisi finanziaria globale del 2008 per esempio, si è fatta sentire parecchio sulla qualità della salute materno-infantile sia nei paesi più ricchi che in quelli a basso reddito (la classificazione 2020-21 dei paesi in base al reddito nazionale si trova sul sito web della World Bank ). In alcuni paesi a basso e medio reddito una riduzione del 

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