Garantire la salute della donna per un futuro globale

Ogni giorno 830 donne muoiono in tutto il mondo per le complicazioni legate alla gravidanza o al parto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel solo 2015 si siano verificati 303.000 decessi e la maggior parte di questi sarebbe potuta essere prevenuta. Il rischio per una donna di 15 anni di morire per problemi legati alla maternità è di 1 su 4900 nei paesi sviluppati, contro 1 su 180 nei paesi in via di sviluppo. Nei paesi più fragili, il rischio è addirittura di 1 su 54 donne. È stato stimato che 2,7 milioni di bambini siano morti poco dopo la nascita nel 2015, e che altri 2,6 milioni siano nati senza vita.

Il punto è che la maggior parte delle complicazioni che insorgono durante e dopo il parto potrebbero essere evitate o curate. Tre morti su quattro sono dovute a grave sanguinamento dopo il parto, infezioni (di solito dopo il parto), ipertensione arteriosa durante la gravidanza (pre-eclampsia ed eclampsia), complicazioni durante il viaggio verso il luogo dove partorire e aborto pericoloso. Le restanti morti sono dovute o associate a malattie come malaria e AIDS durante la gravidanza. Si stima che per far sì che la maggior parte dei paesi possa raggiungere tutti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) per la salute, sarebbero necessari fino a 371 miliardi di dollari all’anno, ogni anno da qui al 2030. In questo modo si riuscirebbe a dimezzare la mortalità materna e 400 milioni di nascite non pianificate, oltre a evitare 10,8 milioni di morti per HIV/AIDS.

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