Nei giorni scorsi Istat ha diffuso il rapporto SDGs 2019, che fa il punto sulla situazione del nostro paese circa il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite da qui al 2030. I Sustainable Development Goals si riferiscono a diversi domini di analisi – sociali, economici, ambientali e istituzionali – e considerano quali elementi catalizzatori l’integrazione, l’universalità e la partecipazione.
Prima di inoltrarci nei contenuti, per capire dove stiamo procedendo bene e dove dovremmo fare meglio, è interessante soffermarci sulla logica con cui sono costruite queste analisi a livello nazionale. Non è così semplice infatti comparare i diversi paesi o fare sintesi globali per capire chi è rimasto indietro.
L’Agenda 2030 prevede 17 macro obiettivi per un totale di 169 target misurabili. All’interno di ogni target vi sono diverse misure statistiche. Per capirci, se l’obiettivo numero Uno è sconfiggere la povertà, indicatore non misurabile di per sé, alcuni dei suoi 8 target misurabili sono eliminare la povertà estrema entro il 2030 cioè far sì che nessuno viva con meno di 1,25 dollari al giorno; ridurre almeno alla metà della proporzione di uomini, donne e bambini di tutte le età che vivono in povertà in tutte le sue dimensioni secondo le definizioni nazionali; garantire che tutti, nessuno escluso, abbiano accesso ai servizi di base, e via dicendo.