Le nostre abitudini di vita comprendono ancora troppo poca attività fisica. Lo mette nero su bianco un articolo pubblicato su The Lancet Global Health che presenta i risultati di un’analisi aggregata di 358 sondaggi su una popolazione complessiva di quasi 2 milioni di partecipanti dal 2001 al 2016.
Secondo lo studio nel 2016 non ha fatto abbastanza movimento il 27% della popolazione esaminata, poco meno di una persona su tre. Fra le donne le cose vanno ancora peggio: il 31% di loro globalmente non fa abbastanza attività fisica, con picchi particolarmente negativi fra le donne dell’America Latina e dell’Asia Meridionale (non si muove abbastanza il 43,7%).
A “muoversi di più” sono gli uomini di Oceania, Sudest Asiatico e Africa Subshariana, cioè le aree più povere del mondo. Rispetto a questi paesi, la prevalenza dell’attività fisica insufficiente è doppia nei paesi ad alto reddito: il 38% contro il 16%.
Ma questi dati sono ancora più preoccupanti se vengono visti alla luce degli ultimi quindici anni, in questo range temporale l’incidenza di questo problema è addirittura aumentata. La prevalenza di un’attività fisica insufficiente varia dal 16,3% in Oceania al 39,1% in America Latina e nei Caraibi nel 2016. Tra il 2001 e il 2016 essa è aumentata di oltre 5 punti percentuali nei paesi occidentali ad alto reddito e in America Latina, mentre l’Asia orientale e sudorientale ha registrato un calo di oltre 5 punti percentuali.