APPROFONDIMENTO – Stando ai dati più recenti pubblicati in materia di salute mentale, contenuti nell’ultimo rapporto di Osservasalute, possiamo dire che è la depressione il più grande buco nero che inghiotte oggi la salute mentale degli italiani. Fra adulti e bambini negli ultimi dieci anni si è passati da un consumo di 30 DDD/1000 die (ovvero dosi giornaliere per 1000 abitanti) di antidepressivi del 2006 alle 39 DDD/1000 die del 2016.
Secondo quanto emerge dall’ultimo rapporto del Ministero della Salute in materia di salute mentale, nel 2016 su scala nazionale ci sono stati 122 adulti trattati con antidepressivi su 1000 abitanti in regime convenzionato (i farmaci vengono acquistati dalla ASL/Regione ma distribuiti al paziente, per loro conto, dalle farmacie territoriali aperte al pubblico) e 4,5 su 1000 in distribuzione diretta (le aziende sanitarie e le aziende ospedaliere acquistano i farmaci, e li distribuiscono, mediante le proprie strutture, direttamente ai pazienti per il consumo al proprio domicilio), per un totale di 44,2 DDD/1000 die in regime convenzionato e 0,7 in distribuzione diretta.
A questi si aggiungono i consumi di antipsicotici, anche se in misura minore rispetto agli antidepressivi: si stima che siano trattati con antipsicotici in regime convenzionato 16,1 adulti su 1000, a cui si aggiungono altri 14 su 1000 trattati in distribuzione diretta.
Complessivamente sono oltre 7 milioni gli italiani che utilizzano antidepressivi o antipsicotici in regime convenzionato con il Sistema Sanitario a cui se ne aggiungono altri 900 mila che li acquistano in distribuzione diretta. Stiamo parlando di oltre un italiano su 8, considerando anche i bambini.