Reblogged from Rivista Micron
“Quanto tempo impieghi per raggiungere la città più vicina? Che cosa succede se vivi lontano anche dalla prima strada? La risposta a queste domande determinerà la facilità con cui puoi accedere ai servizi di una grande città, compresi quelli sanitari. Ora gira la domanda: se hai intenzione di costruire una nuova struttura medica in una nazione in via di sviluppo, dove dovresti costruirla per raggiungere meglio le popolazioni sottoservite?” A parlare – o meglio a scrivere è Matt Hancher, Co-fondatore e Manager di Google Earth Engine in un suo articolo pubblicato su Medium dell’11 gennaio scorso, che racconta i risultati di uno studio condotto dall’Università di Oxford, con il contributo di esperti del JRC, della Commissione europea e delll’Università di Twente, che ha creato una mappa dell’accessibilità alle città di tutto il mondo, pubblicata nientemeno che su Nature.
Il risultato è che otre l’80% delle persone nel mondo – cioè 5,8 miliardi di individui – risiede a un’ora o meno di distanza da una città. Si tratta però di una media poco significativa, dal momento che mentre nei paesi ad alto reddito a vivere a un’ora di distanza da una città è il 90%, in particolare in Europa e Nord America, nei paesi a basso reddito concentrati nell’Africa sub-sahariana, la percentuale è del 50,9%. Se per noi europei si parla in ogni caso di pochissime ore, ci sono intere aree del Pianeta – per esempio grossa parte del continente Asiatico al di fuori delle megalopoli dell’estremo Oriente – dove le persone ci impiegano molte ore se non giornate intere a raggiungere la città più vicina.