«Saper toccare» di Marc Augé

«In questo nostro tempo inteso come “fine della preistoria della società umana come società planetaria”, segnato da un individualismo sempre più spiccato, non solo, come abbiamo visto, si tende a misconoscere la parte di umanità generica che c’è in ciascuno di noi, riducendo sartrianamente l’altro a in sé cosificato sotto il nostro sguardo pietrificante, ma si giunge persino – ed è qui il paradosso – a manifestare la necessità di affidare l’onere della priva della propria esistenza gli altri».

«[…] l’habitus della surmodernità impone vite di corsa, esistenze iperconnesse ma sempre più sole, con il conseguente stagliarsi, da un orizzonte sempre più cupo in cui la realtà viene superata dall’immaginazione, di tre nuove classi dominanti: i possidenti, i consumatori e gli esclusi».

I giorni scorsi è uscito questo nuovo scritto diMarc Augé, come al solito da leggere. Le citazioni sopra sono di Francesca Nodari, che ha curato una bellissima introduzione.

http://mimesisedizioni.it/libri/saper-toccare.html

auge

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