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Nessuno scheletro artificiale, nessuna macchina ingombrante, ma solo un micro dispositivo impiantabile che permetterà alle persone che non possono camminare di cominciare a sperare. Un team di 39 neurologi e ingegneri ha messo a punto un device che si interfaccia con il cervello registrando l’attività neurale e collegandola agli arti, che possono essere arti bionici oppure esoscheletri. In altre parole invia gli ordini di movimento prodotti dal cervello a gambe e braccia.
Il lato innovativo di questa tecnologia è la sua bassissima invasività, dato che non richiede alcuna operazione al cervello, ma prevede solo un piccolo taglio sul collodel paziente. Si tratta infatti di un sensore di appena 3 cm di lunghezza pochi millimetri di diametro che viene impiantato nei vasi sanguigni vicino al cervello, e che come hanno dimostrato i primi risultati ottenuti in studi pre-clinici condotti su pecore e pubblicati su Nature Biotechnology, è in grado di registrare i segnali provenienti dalla corteccia cerebrale senza bisogno di operazioni al cervello.