La più grande nave solare al mondo è approdata in Laguna

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Giovedì mattina nella piccola e silenziosa Isola della Certosa, a Venezia, già di buon mattino l’aria era un misto di odore di porto e di sigari di buona qualità. In quello che negli ultimi anni sta diventando un fiore all’occhiello per il settore nautico lagunare d’elite infatti, è approdata la Tûranor – Planet Solar, il più grande catamarano completamente a energia solare, che in 584 giorni ha fatto letteralmente il giro del mondo.

Partita dal porto di Monaco il  27 settembre 2010, il 4 maggio 2012 la nave vi faceva rientro avendo toccato 52 tappe in tutti i continenti e 28 paesi, navigando attraverso l’Atlantico, il canale di Panama, il Pacifico, l’Oceano Indiano, il Golfo di Aden e il Canale di Suez.

Nata dall’idea dello svizzero Raphael Domjian, che desiderava fare il giro del mondo come un moderno Phileas Fogg su di una barca alimentata solo a energia solare, e diventata realtà grazie all’incontro con l’imprenditore tedesco Immo Stroeher, Planet Solar è stata costruita a Kiel in soli 18 mesi, grazie alla collaborazione con l’Università di Ginevra.
Oggi questa nave a emissioni zero, completamente autonoma dal punto di vista energetico, sta vivendo una seconda vita, trasformandosi in una piattaforma per la ricerca scientifica. Nel 2013 attraverso la campagna Deepwater, con l’obiettivo di analizzare i processi nell’interfaccia oceano-atmosfera della Corrente del Golfo, e successivamente con il progetto TerraSubmersa al largo della costa greca, precisamente nelle acque del Golfo di Argo, nel quale Planet Solar è stata utilizzata per misurazioni geofisiche che permetteranno agli archeologi di ricostruire i paesaggi sottomarini di carattere antropico di epoca preistorica.

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Al via la 71ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia

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È cominciato l’annuale Festival del Cinema di Venezia, che porta sul red carpet del Lungomare Marconi, al Lido, alcune tra le più grandi star internazionali del grande e del piccolo schermo. Anche quest’anno ci sarà molto da vedere, tra avvenimenti, presentazioni e incontri. Questo appuntamento non è infatti solo l’occasione di assistere in anteprima alla proiezione di film, molti dei quali non usciranno mai nelle nostre sale, e nemmeno solo l’opportunità di scattare qualche selfie con l’inconsapevole compagnia dei nostri beniamini. Il festival del Cinema è sinonimo di Biennale, un vero e proprio universo culturale entro cui la “decima musa” si inserisce. Oltre alla Biennale di Architettura che ha aperto i battenti il 7 giugno scorso e che proseguirà sino al 23 novembre 2014, ci saranno incontri con l’autore, premiazioni. Oltre appunto ai film.

Il Festival del Cinema è comunque e soprattutto una gara, anche se come accade spesso non è l’esito del concorso a determinare il vincitore. A vincere, nel caso dell’arte e quindi anche del cinema, è sempre la risonanza che genera in chi guarda, ascolta, comprende o rifiuta. Le sezioni sono sette: da Venezia71, cioè la gara vera e propria, ai fuori concorso tra cui La Trattativa, il film tanto atteso di Sabrina Guzzanti, ai film d’autore classici risistemati, fino agli Orizzonti cioè a nuove produzioni che raccontano – si legge – nuove tendenze estetiche ed espressive. E poi iworkshop e le proiezioni speciali. I film attesi sono molti, a partire da Birdman, la storia del rilancio della carriera di un attore in declino, che vede come protagonisti nientemeno che Michael Keaton eEdward Norton, o Manglehorn con Al Pacino.

Complice Venezia e le sue suggestioni di viaggio, forse più ancora che i soliti noti è interessante cogliere l’occasione per scoprire nuovi percorsi, nuovi nomi e storieche forse nel nostro paese non vedremo mai al cinema.

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Venezia: mostra al Guggenheim tra Manierismo e Surrealismo

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Apre i battenti a Venezia nella casa museo di Peggy Guggenheim “Solo per i tuoi occhi” parte della collezione privata di Richard e Ulla Dreyfus-Best, tra De Chirico, Magritte e Warhol.

Guggenheim e Venezia sembrano essere ancora una volta sinonimo di raffinata ricercatezza, e scegliere di passare qualche ora al loro interno è ancora oggi, come lo era in passato, un’esperienza museale e artistica non ordinaria, che può ricordare al fortunato lettore di Fruttero&Lucentini le suggestioni in penombra di Mr. Silvera in L’amante senza fissa dimora. A partire dal 24 maggio fino al 31 agosto a Palazzo Venier dei Leoni, il Museo ospiterà «Solo per i tuoi occhi. Una collezione privata, dal Manierismo al Surrealismo», una mostra a cura dello storico dell’arte tedesco Andreas Beyer. 120 opere provenienti dalla collezione privata di Richard e Ulla Dreyfus-Best, a Basilea. Alcune più antiche come Pieter Brueghel il Vecchio, altre più recenti, come Giorgio de Chirico, Arnold Böcklin, Gustave Moreau, René Magritte, Man Ray e Andy Warhol. E Max Ernst, uno dei creatori del movimento surrealista insieme a André Breton e Paul Eluard, ma soprattutto uno dei grandi amori della padrona di casa, Peggy, che Ernst sposerà nel 1941, durante l’esilio di entrambi negli Stati Uniti. Perché il destino di Peggy e la nascita della collezione e della casa museo veneziana sono fortemente intrecciati con la storia di molti degli artisti esposti in questa mostra. Con la fine del secondo conflitto mondiale che l’aveva vista costretta, lei ebrea, a fuggire in America, Peggy decide di tornare in Europa, a Venezia, dove la sua collezione viene esposta per la prima volta alla Biennale del 1948. Qualche mese dopo Peggy acquista palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande, che nel 1949 apre al pubblico comeCollezione Peggy Guggenheim.

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Sempre più navi e sempre più grandi

grafico crociere1Il week end appena trascorso i veneziani se lo ricorderanno ben bene. Record di grandi navi passate per il canale della Giudecca, tra le proteste degli attivisti no-grandi navi e la proposta di un vertice fissato per il 1 ottobre prossimo a palazzo Chigi, tra il presidente Enrico Letta, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e quello dell’Ambiente Andrea Orlando.

Ma in che contesto si inserisce questo evento? Quali sono i numeri del turismo portato ogni giorno a Venezia dalle grandi navi? In un pezzo che è uscito sabato 21 settembre su datajournalism.it (che trovate qui) ho provato a trattare quantitativamente la questione, per capire quali sono le cifre di cui si sta parlando. E per dimostrare, dati alla mano, qual è l’effettiva portata di questo fenomeno per la Serenissima.