La frode scientifica sembra essere un sistema strutturato. Un’indagine svela come funziona 

Negli ultimi anni, numerose indagini scientifiche e giornalistiche hanno acceso i riflettori su un fenomeno in crescita: la frode scientifica sistematica. Se un tempo le preoccupazioni riguardavano soprattutto i comportamenti isolati di singoli ricercatori disonesti, oggi emerge un quadro ben più organizzato e capillare.
Le chiamano paper mills, ossia “cartiere” scientifiche che non si limitano a fabbricare articoli falsi per poi rivenderli a ricercatori in cerca di pubblicazioni facili, ma agiscono spesso in collaborazione con agenzie che piazzano i lavori su riviste compiacenti, o direttamente come broker che controllano almeno parte del processo decisionale editoriale.
Attraverso l’analisi di casi concreti, i ricercatori hanno individuato reti di individui che hanno lavorato insieme per pubblicare articoli poi ritrattati, intermediari specializzati in grado di assicurare la pubblicazione su specifiche riviste e settori disciplinari più colpiti di altri all’interno della stessa area scientifica.

Continua su Il Sole 24 Ore

Ether0, il nuovo modello open source di IA per la ricerca chimica (e perché monitorare FutureHouse) 

C’è una startup californiana che va tenuta sicuramente d’occhio. Si chiama FutureHouse, ed è stata fondata nel 2023 come organizzazione non profit e sostenuta da Eric Schmidt, ex CEO di Google, FutureHouse con una missione ambiziosa: creare un vero e proprio “scienziato artificiale”, in grado di gestire l’intero ciclo della ricerca scientifica — dalla formulazione delle ipotesi alla scrittura degli articoli.

Continua su Il Sole 24 Ore

In arrivo il controllo parentale su OpenAI. È sufficiente? 

In questi giorni OpenAI ha annunciato che entro la fine del 2025 introdurrà un pacchetto di strumenti pensato per rendere l’uso di ChatGPT più sicuro per gli adolescenti e più trasparente per le famiglie.
Il nuovo sistema consentirà ai genitori di collegare il proprio account a quello dei figli (che possono iscriversi a ChatGPT dai 13 anni in su!) attraverso un semplice invito via email. Una volta attivato, sarà possibile stabilire regole di utilizzo differenziate per fascia d’età, che saranno impostate come predefinite per garantire una maggiore protezione. I genitori avranno inoltre la possibilità di gestire direttamente alcune funzioni sensibili, come la memoria e la cronologia delle chat.

Continua su Il Sole 24 Ore