Per Nature il 2025 è stato l’anno del caos (e degli scienziati che usano l’IA per fregare la peer review)
Da un sondaggio di Frontiers emerge che più della metà dei ricercatori usa strumenti di AI per valutare gli articoli scientifici e quasi uno su quattro afferma di averne aumentato l’uso nell’ultimo anno.
A luglio 2025 sempre il gruppo Nature aveva pubblicato le prove del fatto che alcuni ricercatori stanno inserendo messaggi nascosti nei loro articoli scientifici con l’obiettivo di ingannare strumenti di intelligenza artificiale utilizzati nella peer review e ottenere così valutazioni positive per i propri lavori.