I maggiorenni under 35 circa il loro futuro vedono un bicchiere mezzo vuoto. Le loro opinioni su quello che stanno facendo i leader politici, gli imprenditori e i grandi media sono spesso negative e stanno mutando rapidamente. Dall’ultimo rapporto di Deloitte emerge che nel 2017 il 76% dei giovani riteneva che il mondo dell’impresa potesse avere un impatto positivo sulla società, mentre due anni dopo la percentuale di ottimisti scende al 55%. In generale solo il 26% degli under 35 oggi pensa che entro un anno l’economia mondiale migliorerà, contro il 45% che aveva risposto in questo modo nel 2017 e nel 2018.
Ma è davvero mero pessimismo, o piuttosto una maggiore consapevolezza della responsabilità delle istituzioni, nell’ottica di una svolta davvero sostenibile per il pianeta? Dalle risposte non emerge uno scoramento passivo: i ragazzi sono delusi dalle istituzioni, e critici nei loro confronti, ma in modo proattivo. Non è la precarietà del posto di lavoro, la paura di rimanere disoccupati a farli arrabbiare. Le loro critiche riguardano principalmente la miopia delle istituzioni pubbliche e private rispetto all’urgenza di cambiare il modo di fare business.
Alla domanda su quali ambiti sono prioritari, il 46% dei millennials intervistati da Deloitte ha risposto di pensare che il proprio lavoro possa avere un impatto positivo per la comunità, una percentuale simile a chi risponde di avere come priorità un salario alto.