In questi giorni Oxfam ha reso noto il CRI (Commitment toon Reducing Inequality Index o l’Indice di Contrasto alla Disuguaglianza). Si tratta di un indice composito, validato statisticamente da un centro di ricerca della Commissione Europea, che mira a esaminare e confrontare l’azione di 157 governi nel contrasto alle disparità socio-economiche.
Il macro dato è che l’Italia si colloca nel complesso al 16mo posto assoluto e al 15mo fra i 35 paesi dell’area OCSE nel 2017, ma bisogna fare attenzione prima di cantare vittoria. Si tratta infatti di un ranking che, nel commento di Oxfam, rappresenta ancor oggi, in termini comparativi, il dividendo del welfare state italiano, la cui portata universalistica corre oggi il serio pericolo di sgretolamento e forti rischi di sostenibilità economica.
Solo esaminando nel dettaglio gli indicatori considerati possiamo farci un’idea più precisa di dove stiamo andando discretamente e quali invece sono i nostri buchi neri.