La maggiore longevità nel settore occupazionale è un onere o un dividendo? Secondo quanto emerge da una ricerca condotta dall’International Longevity Center nel Regno Unito che ha coinvolto 35 paesi utilizzando i dati raccolti dall’OCSE, chi invecchia in buona salute sarebbe addirittura più produttivo rispetto ai colleghi più giovani.
Con l’aumento dell’età media l’aspettativa di vita in salute dei lavoratori aumenterebbe infatti anche la loro efficienza sul lavoro. Un aumento sia in termini di produttività oraria, che per lavoratore che pro capite, che si tradurrebbe in un beneficio economico per tutta la comunità. Il condizionale è d’obbligo, anche perché non è chiaro dall’articolo se oltre alla comunità, anche i diretti interessati beneficino del fatto di continuare a lavorare intens(iv)amente mentre gli anni passano.
Il fattore più potente attraverso il quale l’aspettativa di vita può generare un aumento della produzione è l’istruzione: a parità di altre condizioni, vivere di più aumenta il rendimento degli investimenti fatti per la propria formazione. Purtroppo però non sempre è così. Uno dei vantaggi più tangibili di vivere e lavorare più a lungo è la conservazione delle capacità e delle conoscenze, ma serve una formazione continua, che in Italia non è la prassi.