Reblogged from Oggiscienza
RICERCA – È cosa ben nota da anni che all’interno del sangue, dopo stimolazione farmacologica del midollo, circolino anche cellule staminali ematopoietiche, quelle che danno origine a tutte le cellule del sangue. Per la prima volta invece è stato dimostrato che nel sangue dei donatori sani, oltre a globuli rossi, bianchi e piastrine ed ematopoietiche, circolano anche cellule staminali non ematopoietiche, che si possono isolare e replicarle.
Lo ha dimostrato uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Padova, in collaborazione con la Fondazione T.E.S Onlus e con il Centro trasfusionale di Belluno, pubblicato sul Journal of Cellular and Molecular Medicine.
L’ambito di ricerca è quello della medicina rigenerativa, la possibilità cioè di ricostruire dei tessuti danneggiati, rigenerandoli – appunto – a partire dalle cellule staminali, che sono quelle che poi differenziandosi possono dare origine alle diverse cellule del corpo umano. Insomma, rigenerare i tessuti stessi a partire dalle cellule, senza dover ricorrere a un trapianto. “Quello che si fa normalmente è prelevare il tessuto di un paziente, isolarne le cellule, trovare le staminali, ripopolarle e impiantarle – spiega a Oggi scienza Pier Paolo Parnigotto, già Direttore del Dipartimento di scienze del Farmaco dell’Università di Padova. Per fare questo però è necessaria una biopsia, che è un procedimento molto più invasivo e complesso rispetto a un semplice prelievo di sangue.