Una dieta a base vegetale aiuta ad arrivare più sani ai 70 anni

Qual è l’effetto di una dieta a base vegetale, cioè dove si consumano di rado alimenti di origine animale, rispetto alle malattie croniche? Di studi scientifici ce ne sono molti. Quello che spesso manca è un campione molto ampio con un follow-up a lungo termine, cioè che permetta di monitorare le stesse persone per periodi lunghi, per decenni.

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Tuo figlio probabilmente mangia troppi zuccheri ma forse non te ne rendi conto 

Un recente studio italiano, pubblicato sulla rivista Nutrients ha indagato la relazione tra le abitudini alimentari dei bambini italiani della scuola dell’infanzia e lo stato nutrizionale dei loro genitori. I risultati hanno rivelato che i bambini con genitori sovrappeso o obesi tendono a consumare maggiori quantità di carboidrati e a scegliere alimenti meno salutari. Il campione esaminato non è molto ampio, ma è un primo tentativo di raccolta dati di questo tipo in Italia. Sono stati considerati 171 bambini con un’età media di 4,6 anni, per i quali sono stati raccolti dati sia sulle abitudini alimentari che sullo stato nutrizionale dei genitori. I risultati hanno evidenziato che i figli di genitori sovrappeso o obesi tendono a consumare maggiormente bevande zuccherate e sono più inclini a rifiutare cibi sani, come verdure e pesce.

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Probabilmente pensi di non consumare molto sale. E invece 

L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato i dati della sorveglianza PASSIrelativi al 2022-23 sul consumo di sale nella nostra quotidianità. Solo la metà degli italiani sta attento a quanto sale usa nelle pietanze, nonostante oramai la letteratura medica sia concorde nel raccomandare un controllo del suo utilizzo, sia per la prevenzione degli eventi cardiovascolari che di alcune forme di cancro. Le cose non sono inoltre migliorate rispetto al 2015, quando il 57% degli intervistati dichiarava di fare attenzione al consumo di sale. 

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Malnutriti quasi la metà dei pazienti ospedalizzati 

Dal 30 al 50% dei pazienti ospedalizzati in Europa è malnutrito, che significa spesso, ma non sempre, denutriti. Nella regione europea dell’OMS, circa il 40% dei pazienti ricoverati perde peso involontariamente e la metà non mangia bene ed è a rischio di malnutrizione. Nonostante le evidenze e le linee guida, quasi la metà dei pazienti ricoverati in Europa non riceve assistenza nutrizionale e solo un terzo di chi non è in grado di mangiare da solo a causa della sua condizione riceve integratori alimentari orali o nutrizione artificiale.

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