Che cosa serve all’IA per potersi occupare di salute mentale? 

Nel luglio 2025, dopo anni di presenza sul mercato, Woebot Health ha deciso di ritirare dal mercato il suo prodotto principale, un  chatbot terapeutico molto usato e considerato all’avanguardia. L’app per smartphone presentava un bot in stile cartoon che guidava le persone attraverso conversazioni volte ad affrontare l’ansia o i problemi quotidiani, utilizzando tecniche radicate nella terapia cognitivo-comportamentale. Si trattava di una app testata e riconosciuta dalla FDA per l’uso terapeutico in aree come la depressione post-partum. Circa 1,5 milioni di persone hanno utilizzato Woebot nel corso degli anni e, sebbene avesse l’aspetto interattivo di ChatGPT e di prodotti di intelligenza artificiale generativa simili, le risposte e il comportamento del bot erano preimpostati. Appena nel 2023, la creatrice di Woebot e psicologa clinica Alison Darcy, era stata nominata tra le 100 figure più importanti nel campo dell’intelligenza artificiale dalla rivista TIME.

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