Che lavorare 8 ore al giorno, a cui si aggiunge il tempo per raggiungere il posto di lavoro, non lasci molto tempo libero durante la settimana, è evidente. Ci sono infatti diversi tentativi in Europa di ridurre l’orario di lavoro settimanale, magari garantendo anche una certa flessibilità di orario, a parità di retribuzione. Il modello è già largamente diffuso in Irlanda, nel Regno Unito, in Belgio, in Islanda.
Secondo gli organizzatori del Day Week Global – il programma pilota irlandese che ha visto coinvolti ricercatori del Boston College, dell’University College di Dublino e dell’Università di Cambridge, e che prevede di lavorare 4 giorni alla settimana – dopo sei mesi, la maggior parte delle 33 aziende e dei 903 lavoratori che hanno sperimentato il programma, senza riduzione della retribuzione, non vogliono tornare ai ritmi di lavoro precedenti. Autoriportano livelli più bassi di stress, affaticamento, insonnia e burnout e miglioramenti nella salute fisica e mentale.